
Marguerite Kahrl

Elena Mocchetti

Emilio Fantin

Lorenzo Romito

Paolo Riolzi

Piero Gilardi

Elisabetta Consonni

Paola di Bello

Alberto Garutti

Luigi Coppola
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Marguerite Kahrl
Nata nel 1966 a Beverly, Massachusetts (USA); vive e lavora a Ivrea dal 2002. Artista e designer, ha vent’anni di esperienza nell’ambito del design, applicato ai principi della filosofia della Permacultura, legata a progetti artistici in ambito sociale e ambientale. Con le sue sculture stimola l’impegno sociale, ma con un approccio ludico, con la manipolazione di simboli, metafore e differenti media. Il suo lavoro è stato esposto in mostre internazionali,‘Piccole Invasioni Malthusiane’, Villa Croce, Genova e ‘Wild Energies’, PAV, Torino 2016, ‘Savages’ Ningbo in China e a Torino, 2014. ‘Seeds of Winterslag (SOW)’, Manifesta 9, Genk, Belgio, 2012, ‘Common Ground: Projects for the Lagoon’, alla Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia, 2010, the Museum of Contemporary Art, Tucson, Arizona, 2010, Boulder Museum of Contemporary Art, Colorado, 2007 e ‘Disegni’ alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino, 2004. Tra i premi e le residenze: Joan Mitchell Foundation Grant, residenza al Santa Fe Art Institute e il Sue and John Diekman Fellowship per il Djerassi Resident Artists Program in California. Il suo lavoro è stato selezionato per una acquisizione alla Galleria d’Arte Moderna di Torino. -
Elena Mocchetti
Nata a Legnano nel 1978. Vive e lavora tra Milano e altrove. E’ un artista che lavora nei campi dell'arte pubblica e della fotografia. La sua ricerca si orienta verso l'analisi di specifici contesti sociali, politici e culturali e le relazioni che questi sviluppano con il paesaggio e il sistema a cui appartengono. Ha collaborato con diverse Fondazioni tra le quali Fondazione Bevilacqua la Masa, Venezia, Fondazione Wurmkos Sesto S.Giovanni. Sta collaborando con ASF Onlus per un progetto di indagine sul territorio di Ragusa sul tema dell’immigrazione e delle relazioni che tale processo determina in termini di sviluppo ed economie sul territorio. -
Emilio Fantin
Nato a Bassano del Grappa nel 1954. Dal 2005 è docente al Politecnico di Milano. Ha collaborato con istituzioni, università e musei internazionali, realizzando anche progetti pubblici, tra cui l’Art Institute of Chicago, e l’ASU, Arizona State University, Art Museum. Ha partecipato a numerose mostre e manifestazioni internazionale tra cui la Biennale di Venezia, Performa, Festival Internazionale della Performance di New York, Frasq, Festival Internazionale della Performance, Parigi. Collabora con Free Home University, promosso dalla Fondazione canadese Musagetes. -
Lorenzo Romito
Architetto (1997), Prix de Rome Architecte presso l'Accademia di Francia, Villa Medici (2000-1). Cofondatore di Stalker (1995), Osservatorio Nomade (2002), Primaveraromana (2009) e Stalker Walking School (2012). Con Stalker ha partecipato alle principali manifestazione d'arte e di architettura in Europa e nel mondo, quali la Biennale di Venezia (2000 e 2008, 2014), La biennnale d'arte europea Manifesta a Lubiana (2000), la Triennale di Milano (2006) e la Quadriennale di Roma (2006). Ha coordinato diversi progetti di ricerca sul territorio, tra cui: Xenobia, la città, gli stranieri e la trasformaziome dello spazio pubblico, con B. Pietromarchi, progetto sostenuti dall'Accademia di Francia e dalla Fondazione A. Olivetti.(1999 -2001) Immaginare Corviale (2003-2005) con il Comune di Roma, Assessorato alle Periferie e la Fondazione A. Olivetti. Egnatia, un percorso di memorie disperse. Un monumento tra Roma e Istanbul dedicato alle persone costrette a lasciare i luoghi di origine (2003-2005), con il sostegno dell'Unione Europea il progetto è stato esposto al Palais di Tokyo, Parigi, KW, Berlino, Museion, Bolzano, a Salonicco e nel Castello di Otranto. Ha curato diverse manifestazioni e interventi nello spazio urbano, tra cui: "Sotto il cielo di Roma e Berlino", interventi artistici negli spazi metropolitani tra Roma e Berlino (1997). Insieme a i Tetes de Bois con l'Ass. Alla Cultura del Comune di Roma, l'Atac, la BFG, Berlino. "Campagna Romana", (2007), 8 percorsi a piedi attraverso l'area metropolitana di Roma, con la Provincia di Roma. Ha curato diverse esposizioni internazionali tra cui: "l'Islam in Sicilia" con il Ministero degli Affari Esteri e la fondazione Orestiadi di Gibellina, esposta nelle capitali di 18 paesi musulmani, tra cui Cairo, Damasco, Amman, Abu Dabi, Doha, Ryad, Tunisi, Karachi, Muscat e San'ha, e in Italia a Roma, a Palermo e Otranto. "Via Mare, vicende del Mediterraneo", esposta, tra il 2002 e il 2004, a Tunisi, Palermo e Napoli. Artista, architetto ricercatore e curatore indipendente ha insegnato in corsi, master, seminari e workshops in diverse università d'arte e di architettura del mondo, tra cui: T.U., Delft, I.U.A.V., Venezia, H.E.A.D. , Geneve, Parsons, the New School of Design, New York, H.F.G., Karlsruhe, E.T.H., Zurich, Roma Tre, Roma. Ha tenuto conferenze in decine di musei, scuole d'arte e di architettura in tutto il mondo. Ha pubblicato diversi saggi e cataloghi sul lavoro di Stalker e sulla città con diverse case editrici tra cui: Rutledge, Princeton, Bruno Mondadori, Electa. -
Paolo Riolzi
Architetto di formazione si occupa di indagare i processi urbani che accadono nella città contemporanea, con particolare interesse al rapporto tra lo spazio architettonico e chi lo abita. E’ docente di Fotografia al Politecnico di Milano e alla facoltà di Design e Arti di Bolzano. Lavora nello spazio privato, la casa e nello spazio pubblico, coinvolgendo le istituzioni e i Musei nel dialogo tra i cittadini, la pubblica amministrazione e i media. I suoi progetti mirano alla costruzione di processi che rendano i cittadini portatori della propria esperienza nella costruzione del paesaggio che abitano. Ha esposto presso la Triennale di Milano, Cité de l'Architecture et du Patrimoine di Parigi, Maxxi Roma, Museion Bolzano, Mart Rovereto. Ha partecipato alla XII e XIII Biennale di Architettura di Venezia. Il suo video Centrale Mozart ha vinto il primo premio al Festival Internazionale di video di Architettura a Firenze. -
Piero Gilardi
(1942, Torino, dove vive e lavora) Artista e teorico, nel 1969 collabora alla realizzazione delle prime rassegne internazionali Op Losse Schroeven: Situaties en cryptostructuren presso lo Stedelijk Museum di Amsterdam, e When Attitudes Become Form, a cura di Harald Szeeman presso la Kunsthalle di Berna. Sempre nel 1969 comincia una lunga esperienza transculturale diretta all’analisi teorica e alla pratica della congiunzione Arte-Vita. Come militante politico e animatore della cultura giovanile conduce svariate esperienze di creatività collettiva nelle periferie urbane: Nicaragua, Riserve Indiane negli USA e Africa. A partire dagli anni Sessanta, attraverso i Tappeti natura, sua cifra stilistica, l’artista propone una personale rielaborazione del concetto di natura che si confronta con la storia, il presente in divenire, lo spazio e il tempo in progress della vita. A partire dal 1985 Gilardi esplora le nuove tecnologie e, insieme a Claude Faure e Piotr Kowalski, costituisce l’associazione internazionale Ars Technica. In qualità di responsabile della sezione italiana, egli promuove a Torino le mostre internazionali del gruppo Arslab. Nel 2000 è ideatore e fondatore del PAV - Centro sperimentale per l’arte contemporanea di Torino nel quale si fondono le sue esperienze relative al mutamento della natura e dell’arte in senso relazionale. Tra le personali più recenti si segnala Piero Gilardi. Effetti collaborativi 1963 - 1985, Castello di Rivoli - Museo d’Arte Contemporanea, Torino, Van Abbemuseum, Eindhoven, Nottingham Contemporary, Nottingham, 2012-2013. -
Elisabetta Consonni
Dopo la laurea in Scienza di Comunicazione presso l’Università degli studi di Bologna con una tesi sulla costruzione sociale del corpo nella danza (2004), frequenta la London Contemporary Dance School (Londra, 2004-2005). In seguito si trasferisce in Olanda fino al 2009 per approfondire lo studio delle arti performative, avvicinandosi allo studio del Somatic Movement Il suo primo lavoro come coreografa Maquillage è presentato in Belgio (MayDay), Olanda e Italia (Festival Interplay2009, vetrina Giovani Danz’autori 2009). Il lavoro successivo Fotoritocco è vincitore del concorso PresenteFuturo del Teatro Libero di Palermo (2012). Il lavoro in corso So on Earth vince il concorso Palco Aperto al Pim Off a Milano. Declinando il linguaggio coreografico in diverse situazioni sociali, confrontandolo con diversi media artistici, è da tempo interessata all’attivazione creativa della partecipazione per la rigenerazione urbana. Dal 2013 dirige il progetto di ricerca tra danza e architettura, Ergonomica, dapprima sviluppato in 6mesi di residenza a Lublin (PL) per Creative Cast Away (Etre, Regione Lombardia, Fondo Sociale Europeo, Movin’up) e presentato successivamente in altri contesti ( New Generations Festival di Architettura 2013 e2015, Prague Quadriennale of Performance Space and Design) Per la mostra MilanoOLtre di Connecting Cultures presso La Triennale di Milano, realizza l’azione Slow-and-stady (2013). Collabora con artisti di differenti discipline. Per la Compagnia Virgilio Sieni è assistente alla coreografia dal 2015 per i progetti presso il Teatro Grande di Brescia e per Atlante del Gesto a Fondazione Prada. Con Raoul de Jong e Gianluca Fratantonio cura le coreografie del progetto editoriale Baby it’s you (Rotterdam 2009),quelle del programma televisivo Iedereen kan Dansen per VPRO tv (Olanda 2011), quelle degli eventi durante Biennale di Architettura di Rotterdam 2012 e 2014 per ZUS e collabora agli eventi DIRT-ideaswithnofuture. E’ assistente alla coreografia in 10 tracce per la fine del mondo di Riccardo Buscarini (2012).Collabora come assistente al movimento con l’artista Giovanna Ricotta per Fa la cosa Giusta (2012) e Falene (2012). -
Paola di Bello
Fotografa e titolare della cattedra di Fotografia dell’Accademia di Brera, dove attualmente dirige il Master di Fotografia. La sua ricerca indaga alcune delle problematiche sociopolitiche che delineano la città contemporanea, entrando in situazioni di vita quotidiana, spesso caratterizzate da un profondo disagio umano, e determinando uno spostamento del punto di vista. Ha ideato campagne fotografiche sul tema delle periferie urbane, delle favelas sudamericane, degli homeless e delle comunità Rom, viaggiando tra New York e Baghdad, Tokyo e Napoli, la Romania e Mirafiori. Ha esposto in numerosi musei e gallerie in Italia e all’estero, tra cui ricordiamo: la 50a Biennale di Venezia, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, il SESC Pompeia di São Paulo, la galleria The Agency di Londra, il Museo Berardo di Lisbona, il Museo Gamec di Bergamo, la Fotografins Hus di Stoccolma, l’Hunter College di New York e la galleria Federico Bianchi di Milano. Nel 2009 ha pubblicato “Bildung” per Damiani Editore e nel 2004 la rivista Domus le ha dedicato la copertina. Il suo lavoro è inserito in importanti pubblicazioni come: Storia culturale della fotografia italiana, di A. Russo, Einaudi 2012; Percorsi della fotografia in Italia, di A. Pelizzari, Contrasto 2011; Fotografia e inconscio tecnologico, di F. Vaccari, Einaudi 2011; Future Images, Motta Editore 2009 e Laboratorio Fotografia Italia, Johan & Levi 2009. -
Alberto Garutti
Artista e docente, insegna presso lo IUAV di Venezia, Facoltà di Design e Arti e presso la facoltà di Architettura al Politecnico di Milano. E’ stato fino al 2013 titolare della Cattedra di Pittura all’Accademia di Brera di Milano. Invitato a grandi manifestazioni internazionali, come la Biennale di Venezia nel 1990, la Biennale di Istanbul del 2001, la Memory Marathon presso la Serpentine Gallery di Londra nel 2012, Prague Biennale 6 e al Padiglione Italia alla Biennale d’Architettura di Venezia nel 2014, è spesso chiamato a realizzare opere pubbliche per città e musei: a Gand in Belgio per il Museo S.M.A.K. in occasione della mostra Over the Edges (2000), a Herford per il MARTa Museum (2003), nel 2002 a Kanazawa, in Giappone, in collaborazione con il 21st Century Museum of Contemporary Art, a Mosca nel 2011 per il Moscow Museum of Modern Art nel contesto della mostra Impossible Community e Lightopia presso il Vitra Design Museum a Weil am Rhein. Ha realizzato opere permanenti in grado d’innescare relazioni e connessioni tra istituzioni pubbliche, private e il tessuto sociale della città. Esemplari in questo senso i casi di Berga-mo e Bolzano (in collaborazione con Museion), così come a Cagliari, per la sede Tiscali nel 2003 e Trivero, con l’opera pensata per la Fondazione Zegna nel 2009. Protagonista di varie personali in spazi privati, Garutti ha esposto in molte gallerie in Italia e all’estero tra le quali Galleria Paul Maenz a Colonia, Galleria Minini a Brescia, Magazzino d’Arte Moderna a Roma, Studio Guenzani e Galleria Marconi a Milano. Numerose le collettive negli spazi pubblici nelle quali Alberto Garutti ha esplorato la relazione tra arte, città e paesaggio: signi-ficativi in questo senso i casi di Arte all’Arte edizioni 2000 e 2005 e Luna Park a Villa Manin, Codroipo (2005). Nel 2008 partecipa alla mostra ITALICS, Arte italiana fra tradizione e rivoluzione 1968-2008 a Palazzo Grassi a Venezia e in seguito a Chicago, presso il Museum of Contemporary Art. Inizialmente presentata presso la Fondazione Remotti di Camogli, la sua opera Temporali è stata installata al MAXXI Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo a Roma nel 2009, parte del ciclo espositivo Dialoghi con la città e alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di To-rino nel 2010. È stato membro della commissione giudicatrice del premio Furla per l’Arte e presidente della giuria italiana per l’ultima edizione dell’Italian Studio Program al MoMA PS1 Contemporary Art Center di New York. Nel 2009 vince il premio Terna 02 e il Premio per la Cultura della città di Gand in Belgio; l’anno dopo, nel 2010, un’opera di Garutti è installata negli spazi dell’Aeroporto di Malpensa e della Stazione Cadorna di Milano. Il lavoro per la Corale Vincenzo Bellini (2000) è selezionato nel 2011 da Creative Time, New York tra i 100 progetti pubblici della mostra Living as Form: Socially Engaged Art from 1991-2011. Un suo nuovo progetto pubblico per la città di Milano è stato installato in una delle torri progettate dall’architetto César Pelli nel quartiere di Porta Nuova, commissionato da Hines Italia. -
Luigi Coppola
(vive e lavora tra Bruxelles e Lecce) è un artista che lavora nei campi dell'arte pubblica, performance e video. La sua ricerca si orienta verso pratiche collaborative e partecipative e azioni politicamente motivate, sviluppando una pratica artistica attivatrice di potenziali e immaginari collettivi, partendo dall'analisi di specifici contesti sociali, politici e culturali. E' stato direttore artistico associato della Biennale d'Arte urbana di Bordeaux (FR) con M. Pistoletto , parte del gruppo di ricerca “Art in society” alla Fontys School di Tilburg (NL). E' attualmente co-attivatore del movimento legato alla Casa delle AgricUlture di Castiglione (Lecce) con cui ha creato il Parco Comune dei Frutti Minori. Finalista Premio Furla 2015 e Talent Prize 2014.